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Il massaggio miofasciale


Il massaggio miofasciale è stato importato dagli Stati Uniti e prende il nome da "mio" che deriva da muscolo e "fasciale" da fascia.

Questo tipo di massaggio manuale non lavora sui muscoli, ma tra i muscoli (cioè sulla fascia che li riveste).

Trae le sue origini dall'osteopatia di Andrew Taylor Still, la terapia che si basa sul contatto manuale per la diagnosi ed il trattamento; la prima che ha messo in risalto l'importanza della fascia intesa come tessuto connettivo che riveste l'organismo a livello sottocutaneo.

Il massaggio miofasciale richiede da parte dell'operatore grande precisione e buona conoscenza dell'anatomia, può essere modulato in base alla necessità del destinatario.

E' un massaggio lento e ritmato, l'operatore muove con le dita e gli avambracci i piani sottostanti la cute, agganciandoli e spostandoli trasversalmente alla linea del tessuto interessato.

Questo tessuto può andare incontro a densificazioni che ne limitano la normale mobilità, dando così origine a problematiche muscolari, articolari, postulare e tessutali in generale.

Molto usato nell'ambito sportivo e rieducativo, risulta essere un ottimo trattamento anche a scopo preventivo.

Principi

Il massaggio miofasciale è una tecnica di massaggio che lavora in profondità agendo sulla fascia del muscolo e sull'aponeurosi strutturale, ovvero sul tessuto connettivale resistente, che riveste i ventri muscolari, li unisce l'un l'altro e ne permette il reciproco scorrimento.

I muscoli del corpo sono disposti in fasce ordinate avvolte da guaine di tessuto connettivale che formano una rete estesa chiamata sistema miofasciale.

Il miofasciale si pratica con le mani, gli avambracci e i gomiti, tra le manualità utilizzate troviamo l'allungamento dolce ma profondo, trazioni e compressioni. La pressione esercitata dal massaggiatore è forte ed energica, indirizzata alla fasce muscolari interessate, rendendo i muscoli più elastici e vivaci e riattivandone le funzioni. Il massaggio svolge quindi un'azione mirata sul liquido interstiziale, il lubrificante dei muscoli e per questo incrementa la fluidità del movimento.

Agisce quindi liberando da tensioni, ristagni e stasi la parte di tessuto connettivo (fascia) che riveste il muscolo facendo sì che esso scorra liberamente nella sua guaina di contenzione. L'utilità di questa azione è magnificata soprattutto nel gesto sportivo; il motore muscolare, essendo ben oliato, darà il massimo in termini di performance sportiva ed eviterà traumi muscolari. Ecco perché il massaggio miofasciale è particolarmente indicato per gli atleti.

Effetti

Il massaggio miofasciale è in grado di riequilibrare gli squilibri fasciali, migliorare la postura e risolvere dolori muscolo-articolari.

I vantaggi del massaggio miofasciale sono quelli di aumentare l'apporto ematico, di migliorare il deflusso venoso e linfatico, di restituire scorrevolezza ai tessuti e quindi di modificare la percezione di rigidità e di dolore, inducendo un progressivo rilasciamento della componente fasciale, liberando i muscoli e gli organi dalle costrizioni associate alla densificazione del connettivo.

Il tessuto connetivo si spande ed avvolge tutto il corpo, questo complesso di membrane trasmette ogni minima tensione a tutto il corpo. Lavorare sulla decontrazione della fascia significa intervenire direttamente sulla postura con tutti i benefici che ne derivano.

Ha un'azione profonda sull'organismo chiamando in causa anche il sistema vegetativo tanto da provocare stati di profondo rilassamento.

Contrindicazioni

Il massaggio miofasciale è controindicato in caso di: febbre o influenza in fase acuta, problemi cardiaci gravi, vomito, diarrea, micosi o malattie cutanee infettive, flebiti acute, infiammazioni cutanee evidenti, bruciature, herpes zoster e tumori.

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