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Cellulite non avrai vita facile!

Nel post precedente abbiamo iniziato a parlare di grasso, o meglio adiposità localizzata, e di cellulite. Vediamo meglio come dobbiamo intervenire. 

Adiposità localizzata e cellulite 

Intanto questo termine “cellulite” in verità non vuol dire proprio niente. Lo usiamo nel linguaggio di tutti i giorni, ma questo inestetismo ha un suo nome specifico che è stato coniato nel 1992 da un gruppo di medici estetici è che è “Panniculopatia edemato-fibro-sclerotica” (abbreviato PEFS)

Si, perché a differenza dell’adiposità, la PEFS è un’infiammazione del tessuto adiposo che tende a degenerare fino alla sclerosi, cioè allo scompaginamento del tessuto stesso. In pratica non si vedono più tutti gli adipociti ordinati e separati dai sottili setti di tessuto connettivo, come i chicchi di un melograno, bensì micro e macro noduli creati dalle fibre di collagene che cercando di riparare le cellule adipose compromesse le avvolgono e le incapsulano.

Il grasso, l’adiposità, è necessario al nostro corpo. Protegge la struttura ossea dagli urti, fa da isolante termico e nella donna, in particolare, è l’autore delle sue armoniose forme. 

Ma la funzione più importante è senz’altro quella di magazzino. 

Il corpo, come una macchina con il motore sempre acceso, consuma carburante, sia in moto, sia a riposo, per tanto ha bisogno di un serbatoio, in modo da poter sopravvivere tra un pasto e l’altro. 

Il nostro serbatoio sono gli adipociti. 

Chiaramente il corpo non sa che ai nostri giorni il cibo non manca, che facciamo colazione, pranzo, merenda e cena, più i vari spuntini che ci concediamo nell’arco della giornata: ogni volta che mangiamo, una piccola parte viene utilizzata, mentre il resto viene trasformato in grasso e stoccato per esigenze future. 

Così, se quello che accumuliamo è maggiore di quanto bruciamo, le cellule adipose crescono a dismisura e contrariamente a quello che comunemente si pensa, aumentano anche. Quindi non è vero che gli adipociti sono un numero fisso stabilito. Essi si generano durante la crescita e si assestano di numero. Se però ingrassiamo ed il loro numero è insufficiente a stoccare le riserve energetiche che introduciamo con il cibo, sono costretti a moltiplicarsi. Questo avviene anche ad esempio durante la gravidanza. 

Potremmo quindi dire che la prima prevenzione verso la cellulite è proprio evitare aumenti di peso eccessivi, in quanto gli adipociti aumentando di numero e dimensioni schiacciano i poveri vasi del microcircolo e generano le condizioni ideali per l’infiammazione e la panniculopatia. 

Se da un punto di vista didattico è necessario distinguere tra adiposità localizzata e cellulite, nel riscontro pratico è frequente la presenza di forme miste.

I diversi tipi di cellulite

La cellulite può assumere diverse forme:


Edematosa 


Compatta


Mista


Flaccida

La forma edematosa è quella più imbibita, cioè dove c’è un forte ristagno di liquidi dovuto appunto ad un sistema venoso e linfatico che non funziona bene.

La cellulite compatta colpisce soprattutto i soggetti in buona forma fisica con una muscolatura tonica poco mobile. Risulta dura al contatto ed è spesso associata a smagliature.  

Cellulite edematosa e compatta si possono trovare insieme per cui si affronterà l’inestetismo basandoci su quale delle due tipologie è prevalente. 

La cellulite flaccida invece è presente in persone di mezza età che hanno tessuto ipotonico o in soggetti che variano di peso; si localizza all’interno delle cosce e delle braccia. 

Come interviene l’estetista?

Ogni tipo di cellulite viene trattato in maniera differente in quanto è importante agire sulle cause che la determinano. 

La cellulite edematosa richiede principalmente un drenaggio in quanto è importantissimo eliminare dalle zone infiammate, tutti i cataboliti e le scorie che intossicano il tessuto. 

Si lavorerà quindi con linfodrenaggio, pressoterapia, drenaggio con macchinari vacuum, bendaggi drenanti, oli essenziali vascolarizzati, fanghi…

La cellulite compatta è caratterizzata da una forte presenza di grasso e la tratteremo principalmente con massaggio connettivale,

macchinario vacuum nel programma per il grasso localizzato, ultrasuoni, elettrolipolisi, infrarosso, oli essenziali iperemizzanti…

La cellulite mista verrà trattata alternando trattamenti per l’edematosa e per la compatta. 

Nelle persone con cellulite flaccida, l’obiettivo principale è tonificare quindi si lavorerà cercando di ridonare elasticità e tono ai tessuti. Saranno di aiuto: ginnastica passiva, macchinario vacuum nel programma di tonificazione, bendaggi tonificanti, oli essenziali ad azione eccitante. 

L’estetista riesce ad avere ottimi risultati sulla cellulite, ma il lavoro che si fa in cabina può essere enormemente potenziato se la cliente intraprende uno stile di vita più sano. 

È importante muoversi, non per forza praticare sport, ma camminare. Siamo programmati per fare 30 km al giorno, probabilmente non arriviamo a 2!

Respirare per ossigenare le nostre cellule e permettere le reazioni di lipolisi.

Bere senza aspettare di sentire la sete e soprattutto Amarsi perché gioia ed entusiasmo aumentano l’energia vitale e contribuiscono alla bellezza del nostro corpo mentre i sentimenti negativi ci intossicano, ci gonfiano e ci rendono brutti. 

Se vogliamo cambiare e migliorare il nostro corpo, il cambiamento deve partire sempre da noi :)




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